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tartaglino
 
realizzazione costumi
Ortensia Mazzei

luci
Cristian Zucaro

suono
Giovanni Isgrò

consulenza suono
Giuseppe Marzoli

produzione
Teatro dell'Elfo
 

Il candore del bianco assoluto della scena e dei costumi ci porta verso la purezza di Emily Dickinson, che in realtà ha una forza dirompente. Elena Russo Arman ce la presenta in tutto il suo vigore. Ma è la dolcezza dei sentimenti, sussurrati e urlati, che mi hanno scosso e colpito.

Lo spettatore viene preso allo stomaco e subito dopo emozionato. Elena-Emily piange dentro una scatola di legno. Ci accompagna con un papavero sopra una nuvola. Immagini e suggestioni portano in un mondo onirico e reale.

La perfetta sintonia tra le parole e la musica creano uno spettacolo unico, un’esperienza nella quale bisogna lasciarsi andare per coglierne tutta la complessità e profondità.

È uno spettacolo potente. Intenso, concettuale e complesso, pieno di emozioni.

Da vedere e possibilmente rivedere.
Grazie Elena Russo Arman e Alessandra Novaga!

 

 

 

 

Una stanza bianca, un ambiente asettico e privo di qualsiasi cosa tranne due esseri umani che non riescono a parlarsi attraverso un dialogo, ma due monologhi, forti, ininterrotti, violenti, vomitati quasi addosso da Luca ad Anna e viceversa, senza nessuna possibilita` di replica.

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