Frost/Nixon
Su You Tube è possibile ripescare il filmato delle interviste originali di David Frost con, seduto davanti a sé, un ormai vinto Richard Nixon, pur sempre intoccabile perché protetto dal perdono presidenziale che il suo successore alla Casa Bianca, l’inconsistente ex vice presidente Gerald Ford, gli aveva concesso.
Insomma, un’opera non esattamente riproducibile nella sua “originalità”, ma nelle sue diverse versioni e anime. Se mi è piaciuta? Certo che mi è piaciuta. E molto. Che razza di domanda: sennò non ne starei qui a scrivere. Un cast straordinario così come l’adattamento teatrale: chapeau! Unico rammarico, ormai l’avrete capito, la sua unicità o meglio, la sua non riproducibilità: rammarico per gli amici e per tutti coloro che non abitano a Milano, che ne potranno, sì, eventualmente leggere nelle pagine delle recensioni teatrali del loro quotidiano preferito, ma per loro tutto finirà lì. Nel mondo dell’immaginazione.
Ma, capisco, questa è la materia, imprendibile, non riproducibile, di cui è fatto il teatro.