figli senza volto
Che bello, il back stage.
Dopo gli applausi, mi intrufolo in camerino, a fare scorta di altri particolari: il tubetto di dentifricio tutto schiacciato di Natascia, il suo orecchino a libellula, il fiore rosso sul cappotto. I rocchetti di filo da cucito, una spugnetta consunta, le forbicine, le forbici grandi.
“C’è un coltello?”, chiede Aldo che vuole offrire a chi è rimasto una fetta di torta di mele. Gliel’ha portata sua mamma, per festeggiare. Ah, le mamme e i loro universi culinari.
“Ci sono le forbicine. E anche le forbici. Usa le forbici”, gli dice qualcuno. “Vuoi una sforbiciata di torta?” mi chiede il regista.
No, niente torta, grazie. Non ho ancora cenato. Anzi, appena vado a casa mi faccio un piatto di spaghetti burro e noce. Ma poi, maledizione, mi manca il grattugino.