Peter Pan guarda sotto le gonne
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Ma cos'è, in fin dei conti, la Normalità? Siamo sicuri di voler vivere un qualcosa che qualcun altro ha deciso per noi? Di voler vivere quella Monotonia pari ad un automa del sistema odierno? Per carità, la Transessualità non è di certo una ribellione, ma lo è per la "normalità". Non è una cosa semplice da spiegare, al giorno d'oggi c'è ancora chi condanna il diabetico, figuriamoci il transessuale. La popolazione ritiene la transizione sessuale una scelta al 100%, ed è esattamente per questo motivo che esistono i Giardini di Kensington, che esiste l'Isola che non c'è.
Si nota in maniera decisa la non accettazione da parte ... di chiunque. I genitori non vedono l'ora che la loro principessa fiorisca come tutte le altre ragazze, chi gli sta vicino non lo asseconda mai completamente, marcando il netto confine tra gioco e realtà, in cui Peter è biologicamente una femmina. E certi giochi con un'altra femmina non sono moralmente accettati.
Questa condizione non è di certo nuova a chi si trova "al di la della Normalità". Il rifiuto, lo scherno, il non essere presi sul serio, sono situazioni tutt'altro che rare. Solitamente chi conosce una persona transgender prima della transizione, state certi che anche se dotata della piu' aperta delle menti, farà un'enorme fatica a incasellare quella persona nel contesto totalmente opposto rispetto al quale si è presentata. Figuriamoci dunque, come potrebbe farlo colei che ci ha partorito. E colui che ha contribuito al parto.