La pace perpetua
raccontato da Antonio Marchello
Pippo Cangiano, Enzo Curcurù, Giampiero Judica, Davide Lorino e Danilo Nigrelli
Domenica 16 Febbraio 2014.
E una giornata uggiosa, l’ideale per andare a teatro. Lo spettacolo, La Pace Perpetua di Juan Mayorga per la regia di Jacopo Gassmann, è all’Elfo, teatro che sembra nascondersi dentro la galleria di un corso Buenos Aires sempre troppo frettoloso e distratto.
Sono uno dei primi ad entrare, lo faccio sempre per gustarmi meglio lo spettacolo. Non quello recitato, intendo la piece messa inconsapevolmente in scena dagli spettatori che fanno il loro ingresso con in mano un piccolo copione in carta che sembra terrorizzarli. Entrano, si guardano in giro spaesati e poco dopo, quasi a cercare conferma di una battuta ormai imparata a memoria, danno un ultimo sguardo a quel pezzetto di carta. Fila H posto 10. Rassicurati incedono, si svestono, si sistemano.
Due coppie davanti a me si salutano. Il tono e l’espressione corporea parlano di incontri casuali ad altri spettacoli. Una delle signore porge la mano all’altra che, con grande slancio, la saluta con un “CIAO”. Lei non pronta a questa confidenza esita un istante prima di sussurrare, più a se stessa che alla vicina di poltrona, “ci siamo già visti!”.
Alle mie spalle una voce maschile tiene a far sapere che è qui perché una sua amica, grande intenditrice di teatro, gli ha detto che si tratta di uno spettacolo imperdibile. Colpi di tosse sparsi qua e là. Una ragazza bisbiglia: “Hai spento il cellulare?” Buio in sala. Lo spettacolo, quello teatrale, ha inizio.