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Cous cous klan

ornati
raccontato da
Paola Ornati
 
di Carrozzeria Orfeo
 
drammaturgia
Gabriele Di Luca

regia
Gabriele Di Luca
Massimiliano Setti
Alessandro Tedeschi

con
Angela Ciaburri
Alessandro Federico
Pier Luigi Pasino
Beatrice Schiros
Massimiliano Setti
Alessandro Tedeschi




 

Schiaffo. Stacco. Sgarbo.
In un futuro non troppo lontano… dove l’acqua è un bene privato per cui si combattono guerre di poveri contro miserabili; dove cristiani pentiti di essere cristiani convivono litigiosamente con musulmani perplessi di essere musulmani; dove gli omosessuali sono troppo omosessuali per essere tollerati… un’umanità di uomini e donne grottescamente meravigliosi vive (divisa da ritorsioni) in luoghi spazzatura (divisi da muri) popolati da individui (divisi dal rancore) abbandonati a se stessi.
Si derubano le bare. Si insultano i fratelli. Si minacciano i diversi.

Sgarbo. Schiaffo. Stacco.

Nella discarica degli esclusi arrivano “gli altri”: un pubblicitario in rotta con la famiglia, per le sue trasgressioni troppo “giovanili”; una sconosciuta, nuda e cruda, perseguitata da un sacro invisibile. Troppo diversi per essere perdonati al di là dei muri. Troppo sporchi delle loro passioni per convivere nell’omologata, candida, civiltà che sta oltre la barriera. Bisogna: allontanarli. Umiliarli. Rifiutarli! E, allora, benvenuti nello zozzo limbo della discarica: qui puoi ancora avere dei desideri. Qui, per quanto inconfessabili siano i tuoi peccati passati, ti tocca convivere con i tuoi simili dannatamente presenti e molesti. Qui, seguendo voci flautate che escono da una radio scalcagnata, puoi sperare in una vita migliore… perché peggio di così, proprio, mica puoi vivere.

Stacco.
Desiderio di rivincita.
Stacco.