5 centimetri d'aria
raccontato da Michela Tartaglino Mazzucchelli
Nando Della Chiesa
e Marco Rampoldi
Lucia Marinsalta
regia
Marco Rampoldi
spazio scenico
Marco Rossi
drammaturgia
Paola Ornati
Storia di Cristina Mazzotti e dei figli rapiti
Ariosto e la follia di Orlando, ma cosa c'entrano con la mafia e la'ndrangheta?
La pazzia, la pazzia di prendere un uomo o una donna, più spesso un'adolescente fino a un bambino, togliergli ogni dignità e libertà, diritto e scelta, aria e sopravvivenza. O la pazzia che tutto ciò causa.
Il rapimento per estorsione senza alcun riconoscimento da parte della legge italiana della persona rapita, ma solo del patrimonio richiesto a scopo di guadagno facile, è una follia degli anni '70.
La storia e il racconto crudo, aspro, claustrofobico del sequestro di Cristina Mazzotti a soli 18 anni insieme a quello di tutte le vittime di rapimento tra la fine degli anni '60 e gli anni '80 in Lombardia, è il soggetto di questo spettacolo magistralmente interpretato da una sola, solissima, Lucia Marinsalta, di una bravura sconcertante, che su una scena spoglia ma piena di emozioni, drammi, violenze, ci spiega cosa è successo in quegli anni, cosa è successo a questi giovani innocenti privati di tutto.
Prima dello spaccio di droga la mafia e la 'ndrangheta, quando ancora non si sapeva fossero al Nord, si sono ferocemente occupate di sequestri. La Lombardia la regione presa di mira.