N.E.R.D.S
Tamara Anna Malleo
Enrico Fiorentino
produzione
Teatro Filodrammatici
di Milano
A questi personaggi se ne aggiungono altri quattro, Laura, Rita, Luca e Licia che in qualche modo fanno esplodere i sintomi dei quattro fratelli, portando alla luce una piccola parte di quel doloroso non detto. Nel finale arrivano altri quattro personaggi, dodici in totale, tutti interpretati da quattro bravissimi attori, Tommaso Amadio, Riccardo Buffonini, Umberto Terruso e Michele Radice, che si concedono alla scrittura e alla regia di Bruno Fornasari con fiducia e generosità restituendo, con un sorriso nero e graffiante, frammenti di anime che si incontrano e si scontrano in un mondo di parole a volte taglienti e ciniche, a volte provocatorie e amare, immerse in una verità che a tratti è affilata come una lama e a volte disarmante e inevitabile.
Il retro di un bar, due ragazzi Kj e Jasper, la vita che giorno dopo giorno lentamente scorre tra parole che si sciolgono in una lenta e dondolante indolenza che li avvolge e gli fa compagnia nei loro incontri quotidiani. Il mondo produce vita, rumori, incontri, sensazioni, delusioni, vittorie, fallimenti ma Kj e Jasper hanno deciso di prendersi una pausa; in quello spazio "rubato", cercano di vivere il loro presente, fuori da ogni logica, aspettativa, regola. Jasper sta cercando di scrivere un romanzo, Kj lo ascolta avvolgendo le sue parole in un silenzio che raccoglie le sensazioni che la vita, anche se la si allontana, ti butta addosso senza chiederti il permesso; il legame che li unisce non è codificato ma è un flusso al quale si abbandonano tra realtà, letteratura (Bukowski per primo) e canzoni (hanno una band "The Aliens"). All'improvviso arriva Evan che rompe gli schemi, un ragazzino che lavora nel bar, deve ancora finire il liceo e guarda al futuro con paura e incertezza ma anche con desiderio e tanti sogni e aspettative. KJ e Jasper pian piano lo accolgono nel loro "cerchio" e cambiano prospettiva; escono dalla bolla che si sono costruiti per non essere investiti dal dolore della quotidianità e di un mondo che li respinge perché non sono abbastanza, cominciano un viaggio alla riscoperta del loro io, ciascuno a proprio modo, attraversando il dolore, la delusione, la vita, la morte ma soprattutto abbattendo quel torpore che gli impedisce di ascoltare il rumore dell'esserci, del vivere, quello che ti fa sentire il rumore del battito del cuore che sovrasta il silenzio della paura. Decidono di provarci, per una volta fino in fondo…