Menu


"Knowledge is power."  Francis Bacondivisorio"Always forgive your enemies - nothing annoys them so much."  Oscar Wildedivisorio"Life is a tragedy when seen in close-up, but a comedy in long-shot." Charlie Chaplindivisorio"If you want a happy ending, that depends, of course, on where you stop your story." Orson Wellesdivisorio"Life is divided into the horrible and the miserable."  Woody Allendivisorio"Cela vieillit, tu sais, d'être une jolie fille sans un sou." Jean Anouilh divisorio"Hell is empty and all the devils are here."  William Shakespearedivisorio"Acting is a nice childish profession - pretending you're someone else and, at the same time, selling yourself."  Katharine Hepburndivisorio"If you don't know where you are going, any road will get you there." Lewis Carrolldivisorio"I'll always be there because I'm a skilled professional actor. Whether or not I've any talent is beside the point." Michael Cainedivisorio"The nicest thing for me is sleep, then at least I can dream." Marilyn Monroedivisorio"La meilleure crème de beauté, c'est la bonne conscience." Arlettydivisorio

La scuola delle scimmie

disacco
 
video
Francesco Frongia

movimenti coreografici
Marta Belloni

assistente
scene e costumi
Federica Pellati

direzione tecnica
Silvia Laureti

assistenti alla regia
Gaia Carmagnani
Ilaria Longo

produzione
Teatro Filodrammatici
di Milano

 

Se googlate “Darwin evoluzionismo”, vi appaiono le immagini dell’evoluzione dell’uomo, che, ohibò, all’inizio nient’altro era che una scimmia, che ha fatto carriera, inventando le case, le strade, le automobili. Che culo.

L
a teoria creazionista sostiene, invece, che il fatto di presupporre che ci sia stata un’evoluzione in senso positivo dalla scimmia all’uomo (sicuramente i sostenitori di tale teoria si sono persi l’ultima edizione del Grande Fratello) sarebbe contrario ad una legge della termodinamica, basata sul concetto di entropia, cioè sul disordine. Per spiegare l’esistenza dell’uomo sarebbe necessario, quindi, teorizzare l’intervento di una forza creativa esterna, o, per non saper né leggere né scrivere, divina.

Ribadisco, in scienze naturali avevo 4, ma, mi sembra, più o meno è così. Sorry, prof.!

Ora, che cosa c’entra, vi chiederete voi, tutto questo mega pippotto un po’ da addetti ai lavori con uno spettacolo teatrale firmato da Bruno Fornasari, che, almeno di solito, di pippotti non ne fa?

Beh, innanzitutto, il mega pippotto tocca alcune delle questioni da sempre più dibattute nella storia occidentale e, cioè, quella dell’esistenza di Dio o, almeno, quello di un principio creativo esterno, che precede l’uomo.

Per carità, non voglio convincervi che il buon creatore ci sia o non ci sia, vedetevela con il vostro strizzacervelli. E state sereni che anche l’obiettivo de La scuola delle scimmie è un altro.

Questo meccanismo è presente in quasi tutti i dialoghi tanto che le risate tra il pubblico sono state numerose. Parlerei a buon diritto però di un riso amaro, dato che ogni volta che mi ritrovavo a ridere mi chiedevo se ne avessi il diritto dato che le situazioni erano palesemente tragiche.