Il codice del volo/ I numeri dell'anima
Paola Ornati
Flavio Albanese
con
Flavio Albanese
collaborazione artistica
Marinella Anaclerio
regia
Flavio Albanese
produzione
Compagnia del Sole
C’era una volta…
Per certi bambini è la formula che fa esistere il mondo magico del sogno. Per certi allievi è l’esempio del Maestro che rivoluziona la conoscenza. Per certi sapienti è l’inizio del dubbio che mette in crisi antiche certezze. Vado a teatro a sentir parlare di scienza e filosofia, di Leonardo e di Socrate, e mi ritrovo a bocca aperta… come la bambina mai cresciuta che sono, a vedermi volare e sentirmi immortale. Ci sono dei padri davanti a me.
Ora c’è Leonardo che mi dimostra tecnicamente come l’uomo può volare, concludendo: Se al sogno togli la macchina diventa un’illusione. Ora c’è Socrate, che prima mi chiede di risolvere un impossibile problema di geometria (io odio la geometria! …ma mi accorgo anche di sapere la soluzione…) e poi mi dice: ecco, L’immortalità dell’anima sta nell’infinita e sconosciuta capacità di conoscere dell’uomo.
Quella che credevo essere magia mi accorgo che esiste: è scienza e pensiero.
E prima arrivo a volare come un dio, poi divento immortale come Dio. Le mie ali sono la curiosità, che mi porta insieme a Leonardo a scomporre all’infinito il finito esistente, e l’onestà, che a fianco di Socrate mi insegna a dubitare e a far dubitare delle immote certezze.