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Guida estrema di puericultura

quaranta
raccontato da
Filippo Quaranta
 
di
Angela Demattè e Francesca Sangalli
 
con
Alex Cendron

scene e regia
Renato Sarti
 
allestimento scenico
Luca Grimaldi
Marco Mosca
 
produzione
Teatro della Cooperativa
 
si ringrazia Giovio 15
 
 

ovvero
Sfasciare il bambino non vuole dire farlo a pezzi

 

Guida estrema di puericultura. Già scrivendolo ho sbagliato a digitare sulla tastiera. No, non ho sbagliato a scrivere “puericultura”. Ho scritto “Giuda” al posto di “Guida”. E da Giuda ad Erode il passo è breve. Ma se Erode fosse ancora vivo, probabilmente non se la prenderebbe coi bambini, ma con coloro che dispensano consigli su come gestirli e come crescerli in maniera ottimale.

 

Ecco: dalla tinozza sulla scena esce Alex Cendron, un po' Merope Generosa e un po' Mrs. Doubtfire. Irresistibile, la sua personaggia sciorina in un'ora e mezza tutto lo scibile della manualistica (inter)nazionale pediatrica, e si ascolta mentre lo fa, amandosi specialmente quando è costretta a dire le cose più sconvenienti, in un'altalena di finto perbenismo ed impertinenza costruita a tavolino.

 

Ascolto d'un fiato le parole che escono senza sosta, incantato da tutte queste immagini che arrivano, una dopo l'altra, una dopo l'altra. Un attacco di tosse (mia!) mi costringe ad allontanarmi temporaneamente dalla sala ed è lì che si rompe l'incantesimo: no, nemmeno questa volta farò un bambino. Mi avevate quasi convinto!