Dove sei, o musa
L'amore non si vede, scrive Shakespeare, ed Elena Russo Arman e Alessandra Novaga ce lo fanno capire dicendoci che però si sente nelle viscere, nelle ombre della mente e del cuore, tra le pieghe dell'apparenza e dell'essere, nella luce della verità.
Lo spettacolo è un continuo dialogo tra i versi dei sonetti e la musica dolce, leggiadra, raffinata e gioiosa di John Dowland, che compose originariamente per liuto e qui viene suonato dalla chitarra classica.
Non si possono non citare le scene di Eva Angeloro e Andrea Delorenzi, studenti dell'accademia di Brera, vincitori del concorso per la migliore scenografia da realizzare. Altrettanto precise e suadenti sono le luci studiate ad hoc da Roberta Faiolo, il tutto controllato e lasciato emergere dal tecnico delle luci e del suono Mattia Curcio. Tutti professionisti di estrema qualità che hanno calibrato e dosato uno spettacolo eccezionale, frutto di una circolarità di sentimenti che solo un'esistenza intensa e ricca di emozioni fanno vivere e trasmettere.
Nei miei versi resterà il tuo profumo scrive Shakespeare e recita Elena Russo Arman, questo è solo un breve assaggio del testo sorprendente e che soprattutto fa conoscere meglio se stessi.
Fatevi prendere e trasportare da questo spettacolo per arrivare alla dimensione di una danza circolare scandita da leggiadri minuetti.
Come dice il Bardo: nessuno sa come evitare il paradiso che porta a tale inferno. E se fosse il contrario?