after the end
raccontato da
Filippo Quaranta
Dennis Kelly
Alessandro Lussiana
Valeria Perdonò
regia
Luca Ligato
scenografia
Giovanna Angeli
costumi
Carla Goddi
musiche originali
Eon
Giovanna Angeli
costumi
Carla Goddi
musiche originali
Eon
produzione
Alrauneteatro
Alrauneteatro
C'è una canzone degli Everything but the girl che ho sempre amato. Una parte del testo così recita: "the future of the future will still contain the past".
E forse è proprio questo il punto.
Dopo la fine, torneremo ad essere quello che eravamo in partenza? Degli esseri viventi in balìa dei loro istinti primordiali, pronti ad uccidere per una razione di cibo? O quella che ci sembra la fine altro non è che un nuovo inizio? E allora, come tale, comunque conterrà un passato.
Come in un gioco infinito di scatole cinesi, "After the end" mi ha raccontato tutto questo.
Mi ha raccontato della ragione che prevale sull'istinto che prevale sul raziocinio. Mi ha raccontato che nulla è più come prima tanto quanto nulla è come sembra (giusto per combinare tra loro due frasette da diario adolescenziale). Ma soprattutto, mi ha raccontato la fragilità di noi, esseri umani.
Uno psicologo ci salverà, ma sempre dopo la fine.
E forse è proprio questo il punto.
Dopo la fine, torneremo ad essere quello che eravamo in partenza? Degli esseri viventi in balìa dei loro istinti primordiali, pronti ad uccidere per una razione di cibo? O quella che ci sembra la fine altro non è che un nuovo inizio? E allora, come tale, comunque conterrà un passato.
Come in un gioco infinito di scatole cinesi, "After the end" mi ha raccontato tutto questo.
Mi ha raccontato della ragione che prevale sull'istinto che prevale sul raziocinio. Mi ha raccontato che nulla è più come prima tanto quanto nulla è come sembra (giusto per combinare tra loro due frasette da diario adolescenziale). Ma soprattutto, mi ha raccontato la fragilità di noi, esseri umani.
Uno psicologo ci salverà, ma sempre dopo la fine.