Orphans
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Marialuisa Montedoro
Gianmaria Cervo
Francesco Salerno
coproduzione
Marche Teatro
Teatro dell'Elfo
Danny, come la mettiamo? Che si fa? Abdichiamo?
Il testo di Dennis Kelly (magistralmente tradotto dal duo Gianmaria Cervo/Francesco Salerno) è qualcosa che lascia il segno nella carne. E’ crudele quanto la realtà. Banalmente. Non c’è nulla d’immaginario o fantasioso. Nulla di esagerato. Le scene e i costumi di Barbara Bessi sono i nostri. E pure le luci di Mauro Marasà sono così casalinghe. Siamo a casa nostra. Una cosa che potrebbe capitare a chiunque. Una tortura come le migliaia inflitte ogni minuto in ogni parte del mondo a cui non facciamo più caso. Almeno finché non capita a noi.
Il progetto di Monica Nappo Kelly, con il bravo Paolo Mazzarelli, uno straordinario Lino Musella e la stessa Monica Nappo, portato in scena all’Elfo Puccini lo scorso autunno per la regia di Tommaso Pitta, è per palati fini ma dallo stomaco forte.
ORPHANS non ha bisogno di aggettivi: è un Progetto con la p maiuscola. E questo vi basti.
Il testo di Dennis Kelly (magistralmente tradotto dal duo Gianmaria Cervo/Francesco Salerno) è qualcosa che lascia il segno nella carne. E’ crudele quanto la realtà. Banalmente. Non c’è nulla d’immaginario o fantasioso. Nulla di esagerato. Le scene e i costumi di Barbara Bessi sono i nostri. E pure le luci di Mauro Marasà sono così casalinghe. Siamo a casa nostra. Una cosa che potrebbe capitare a chiunque. Una tortura come le migliaia inflitte ogni minuto in ogni parte del mondo a cui non facciamo più caso. Almeno finché non capita a noi.
Il progetto di Monica Nappo Kelly, con il bravo Paolo Mazzarelli, uno straordinario Lino Musella e la stessa Monica Nappo, portato in scena all’Elfo Puccini lo scorso autunno per la regia di Tommaso Pitta, è per palati fini ma dallo stomaco forte.
ORPHANS non ha bisogno di aggettivi: è un Progetto con la p maiuscola. E questo vi basti.